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La Struttura

La struttura residenziale, una villetta situata in un parco giardino confinante con il Parco dei Castelli Romani e la Fonte dell’Ontanese, a un chilometri dal centro urbano, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, è dotata di stanze a due letti, ampie e luminose, fornite di presa per telefono e tv, campanello e bagno in camera. E’ disponibile connessione internet Wi-Fi.

A disposizione degli ospiti uno spazio esterno per lo svago all’aperto e una sala per i momenti ricreativi, di relax e per lo svolgimento di attività di gruppo. I pasti (colazione, pranzo e cena) sono preparati da personale qualificato e diete personalizzate sono disponibili all’occorrenza.

Gli spostamenti a fini riabilitativi sono garantiti dal pulmino della Struttura. Su indicazione del direttore sanitario della Struttura, i pazienti possono usufruire di permessi orari per allontanarsi dalla struttura. La struttura assicura che vengano rispettati i valori ed il credo del paziente e che il paziente abbia la possibilità di scelta dei pasti e l’assistenza religiosa nel rispetto della propria fede.


L'Equipe

L’équipe terapeutica è composta da un medico psichiatra, con funzione di direttore sanitario, uno psicologo, due Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, un Educatore Professionale, un Infermiere Professionale, un Assistente Sociale e cinque Operatori Socio-Sanitari.

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Modalità di ingresso

La Struttura accoglie utenti inviati dai Centri di Salute Mentale (CSM) di appartenenza o utenti privati.


Nel caso di utenti inviati dai Servizi Pubblici Territoriali

il soggetto viene presentato allo staff, attraverso una relazione clinica del curante, che evidenzia la patologia e lo scopo del ricovero. Viene formulata una prima analisi dei bisogni commisurata alle possibilità offerte dalla Struttura. Successivamente, avviene l’incontro con il paziente per confermare l’ammissibilità del soggetto in base alla rispondenza al proprio modello riabilitativo e l’effettiva disponibilità al percorso. Questo incontro, o più, se necessario, possono svolgersi all’interno della struttura, tramite una visita di conoscenza del posto e del personale (preferibile, laddove possibile), o all’esterno, tramite lo spostamento di un rappresentante dello staff presso il luogo di degenza dell’interessato (abitazione, ospedale, SPDC). Se il paziente concorda con l’inserimento, gli viene sottoposta la scheda di accettazione nella quale sono esplicitati gli obiettivi del trattamento, i tempi ed il regolamento interno della Struttura, che il paziente deve firmare per accettazione. Vengono richieste alla Struttura inviante una serie di accertamenti clinici e al CSM di appartenenza una accurata anamnesi farmacologica e psicopatologica.


Nel caso di Utente Privato

il soggetto che fa richiesta viene inviato ad effettuare colloqui di approfondimento clinico. Il costo di tali incontri è a carico dell’utente. Nel caso in cui non ci fosse al momento della richiesta disponibilità di posto, l’utente verrà inserito in lista d’attesa.


Le Dimissioni

sono programmate e stabilite sulla base di un processo di valutazione e condivisione dell’equipe curante della Struttura e quella del DSM. La Struttura si riserva la facoltà di interrompere in qualsiasi fase il percorso terapeutico.

Programma Terapeutico

Il progetto riabilitativo, della durata orientativa di 3-5 anni, soggetto a controllo periodico interno
ed esterno (CSM inviante), è suddiviso in:

  • Inserimento: ACCOGLIENZA/ CONOSCENZA (2-6 mesi), durante il quale si definisce il progetto terapeutico
  • Presa in carico: PROGETTO TERAPEUTICO RIABILITATIVO PERSONALIZZATO (PTRP) La Struttura stila un progetto terapeutico personalizzato, in coerenza con il Piano di Trattamento Individuale (PTI) proposto dal CSM;
  • Dimissione/reintegrazione sociale.
 

Il programma terapeutico-riabilitativo
si articolerà,in linea di massima, in tre fasi:

PRIMA FASE

1) Gestione della sintomatologia con una adeguata terapia farmacologica
2) Monitoraggio alla reazione di adattamento
3) Valutazione e recupero, o acquisizione di:

  • Cura di sè e dei propri spazi (della persona, dell'abbigliamento, degli effetti personali)
  • Capacità lavorativa (passata, presente, futura)
  • Situazione abitativa e condizioni di dipendenza (materiale ed emotiva)
  • Qualità delle relazioni sociali (familiari, affettive, sessuali, quotidiano)
  • Abilità sociali e ricreative

SECONDA FASE

1) Consolidamento dei bisogni primari (maggiore autonomia personale) ed esplorazione dei bisogni secondari (espressione delle emozioni)
2) Riduzione degli atteggiamenti connessi alla problematica psichiatrica
3) Coinvolgimento nelle attività domestiche, secondo turnazione
4) Sviluppo della socializzazione
5) Sviluppo dell’attività creativa, sia ludica che espressiva
6) Coinvolgimento del contesto sociale di appartenenza

TERZA FASE

1) Consolidamento del coinvolgimento attivo della famiglia e/o dei conviventi, laddove è possibile
2) Consolidamento e verifica delle autonomie raggiunte (cura di sé e dei propri spazi, abitazione, lavoro e gestione del denaro)
3) Supporto psico-sociale e sostegno in un eventuale inserimento lavorativo
4) Armonizzazione dei rapporti con i Servizi Territoriali di appartenenza per garantire la continuità del supporto terapeutico